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Sezione 5.4

Lo stanziamento di 160 Mld sollecita confronti e l’intervento dell’Università

Lo stanziamento di 160 Mld richiama l’attenzione di politici, intellettuali, docenti con cui il Comitato ha confronti anche aspri, in particolare tra febbraio e aprile 1993 (es. 01 febbraio 1993 – Canale 10 con Arch. Antonio Memoli, On. Andrea Geremicca, Prof. Arch. Aldo Loris Rossi, trasmissioni in TV7 del 4 aprile 1993, dibattiti al Rione Don Guanella e all’Istituto Comprensivo Statale Virgilio IV a Scampia).
In questo contesto di rilevanza assunta dal problema Vele l’Amministrazione Comunale, in accordo con il Comitato, coinvolge il Dipartimento di Progettazione Urbana dell’Università di Napoli “Federico II” per la redazione di un Piano di Fattibilità relativo ai lotti L e M occupati dalle Vele, da redigersi con il contributo del Comitato.
Il contributo richiesto dall’Università al Comitato è attuato tramite un Contratto stipulato il 5 aprile 1993 per l’affidamento di incarico di collaborazione scientifica con l’Arch. Antonio Memoli, “al fine di elaborare un rapporto sulle relazioni tra condizioni abitative e soluzioni tipologiche ed architettoniche proponibili per le Vele di Scampia nonché sulla attuale condizione e sulle possibili modificazione degli spazi esterni”. L’Ordine degli Architetti polemizza con l’Amministrazione per l’affidamento all’Università. Il Comitato ribatte evidenziando la strumentalità della polemica.

Un impietoso atto d’accusa, quello di Memoli, che chiama alla sbarra soprattutto le istituzioni: comune, sindacati ed ordini professionali, nonché buona parte del mondo accademico “tutti spettatori passivi o assenti”.
“Appare in modo macroscopico la strumentalità di arrogarsi un diritto di parola solo ora quando la lotta degli abitanti ed il contributo di tecnici che da sempre legano la loro professionalità al rapporto tra condizione urbana e degrado sociale ha reso possibile il finanziamento dell’intervento”
(Da un articolo “Vele della vergogna” pubblicato sul Quindicinale “Dossier magazine” n°3 1/15 febbraio 1993)

“Purtroppo su questo ultimo punto (polemica dell’Ordine degli Architetti) dobbiamo registrare che in questi giorni si è innescata una inutile e viziata polemica per noi incomprensibile che ha visto protagonista Ordini e sindacati professionali. Non si capiscono le pretese da loro accampate solo oggi, quando avrebbero potuto trovare nel passato spazi per una critica radicale ad una struttura istituzionale assolutamente lontana dall’impegno di recupero sociale”.
(Da una lettera del Comitato ai giornali del 1° febbraio 1993)