Coinvolgimento del Capo dello Stato Francesco Cossiga
Nel luglio 1991 il Capo dello Stato Francesco Cossiga visita Scampia; nell’occasione il Comitato chiede di incontrare il Presidente per inquadrare nello specifico la questione delle “Vele”. Cossiga da seguito alla richiesta prima incontrando il Comitato nella Prefettura di Napoli all’inizio di settembre e successivamente convocando le istituzioni cittadine e il Comitato stesso al Quirinale a Roma il 26 settembre 1991. Alla riunione allargata partecipano tra gli altri, oltre al Comitato 1, anche il Sindaco Polese e i Ministri Scotti e Di Lorenzo.
Cossiga afferma che la visita a Scampia gli ha fatto dubitare della ragionevolezza su come fosse stato possibile realizzare quelle brutture, soggiunge, iperbolicamente, che avrebbe potuto fare “sgomberare tutti” per poi “fare bombardare tutto” e conclude auspicando la demolizione e una diversa ricostruzione.
In un ulteriore occasione il 25 marzo 1992 il Presidente incontra il Comitato a Villa Rosebery a Posillipo e conferma la proposta di un intervento radicale di mutamento delle condizioni abitative delle Vele.
L’unico titolo che ho per avervi chiamato qui è che una delle più grosse esperienze, anzitutto umane e poi anche politico amministrative che ho fatto in vita mia, è la visita al quartiere napoletano di cui oggi si discute….
Scampia ha messo in crisi la fiducia nella ragionevolezza umana … perché quando ho visto quelle cose mi sono chiesto se qualcuno non le avesse fatte realizzare dopo una notte di incubi.
Un’idea è quella di sgomberare tutti …e radere tutto al suolo….
Possiamo chiedere la pazienza se contemporaneamente facciamo vedere che li si sta costruendo un’altra cosa.
(Da Archivi del Quirinale – 26 settembre 1991 – Estratto dell’intervento del Presidente Cossiga durante la riunione riguardante il quartiere Scampia di Napoli).
- Il Comitato Vele Scampia intervenuto al Quirinale è costituito da Vittorio Passeggio, Achille Aisler, Vincenzo Granato, Ciro Tucci e dall’Arch. Antonio Memoli a supporto tecnico della rivendicazione del mutamento delle condizioni urbanistiche, abitative, costruttive e gestionali delle Vele (e di Scampia). ↩︎