Il confronto antagonistico con le istituzioni produce l’atto di rilevanza politica ed economica più significativo: stanziamento di 120 + 40 Mld di lire nella legge finanziaria dello Stato relativa al 1993 per abbattimento delle Vele insieme alla riqualificazione di Scampia
30 dicembre 1992 – Il coinvolgimento di Istituzioni, personalità, partiti fino alle alte cariche dello Stato produce l’atto di rilevanza politica ed economica più significativo della vicenda: nella legge finanziaria dello Stato relativa al 1993 vengono stanziati 120 miliardi di lire esplicitamente per le Vele di Secondigliano insieme alla riqualificazione di Scampia cui si aggiungeranno 40 miliardi di lire stanziati dalla Regione Campania. La conferma dello stanziamento è esplicitata nel Convegno “Quale recupero per Scampia”, sollecitato dal Comitato e organizzato dalla Circoscrizione il 13 febbraio 1993.
*(a) “Noi siamo per un intervento radicale: le Vele non possono essere utilizzate in alcun modo per abitazioni … su un punto dobbiamo convenire: la condizione di vita è intollerabile nelle Vele”.
*(b) “Il problema è di riqualificare un intero quartiere partendo da quella vergogna che si chiama Vele di Scampia … facendo riferimento a una norma della legge Finanziaria che prevede lo stanziamento di 40 Mld per tra anni per abbattere le Vele e ricostruire riqualificando anche il quartiere”.
(Da interventi al Convegno del 13 febbraio 1993 “Quale recupero per Scampia” del Senatore Umberto Ranieri (a) e dell’Onorevole Paolo Cirino Pomicino (b))