L’articolazione degli interventi in raccordo con l’Università Federico II di Napoli
Nel settembre 2014 il Comune richiede alla Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli e al Comitato Vele lo studio di un Piano di fattibilità finalizzato alla valorizzazione e alla riqualificazione dell’area delle Vele di Scampia.
Il Comitato redige (09/10/2014) un documento in vista dell’incontro con il Dipartimento di Architettura (Prof. Mario Losasso Docente di tecnologia dell’architettura) (vedi Nota 6) che in particolare evidenzia la necessità di un ruolo da destinare a Scampia nel contesto del territorio a nord di Napoli dopo il trasferimento di quasi tutti i 926 nuclei familiari dalle Vele ai nuovi alloggi realizzati nello stesso contesto urbano e la necessità di inquadrare il reimpianto urbano relativo al Lotto M e all’area a Parco in base a sei finalità:
– riallocazione abitativa dei nuclei familiari ulteriormente insediatisi nelle quattro Vele residue;
– disponibilità dell’area del Lotto M successivamente all’abbattimento delle Vele A, C, D;
– realizzazione su detta area di edilizia residenziale corrispondente al 25% delle volumetrie presenti sul Lotto M;
– individuazione di funzioni urbane in grado di generare integrazione di contesti sociali;
– individuazione di attrezzature congruenti con un ruolo di Scampia nel quadro della costituenda “Città Metropolitana”;
– ridefinizione del sistema viario
Nello scenario di generale implosione urbana, le periferie napoletane costituiscono l’anello più debole e la loro rigenerazione andrebbe inserita nel quadro di una rinnovata pianificazione economica, sociale e territoriale che lo Stato è chiamato a intraprendere.
(Dalla recensione del libro di Filippo Barbera – L’insostenibile sofferenza della periferia. Le periferie napoletane dagli anni ’50 ad oggi – Guida editori – Napoli 2021)