2022 – La mutazione di Scampia: dal diritto all’abitare al diritto alla città
14.1
L’ubicazione dell’Università altra finalità della vicenda Vele: contributo alla polifunzionalità di Scampia
Il 18 ottobre 2022, sul luogo dove sorgeva la Vela H, si inaugura il Polo Universitario dell’Ateneo napoletano Federico II destinato a corsi per le professioni sanitarie della Facoltà di medicina e chirurgia.
Si realizza un’altra finalità della vicenda Vele che poneva tra i suoi obiettivi iniziali “l’opposizione ai quartieri monouso, dormitori per emarginati, inadatti ad assumere un ruolo funzionale nella crescita della città, con ritardi incolmabili nella realizzazione di tutte le attrezzature di relazione sociale” (vedi Sezione 2,2 1° indicatore del contesto sociale).
Ancora una volta l’avvenimento è però una parata istituzionale che determina la protesta del Comitato Vele e del Movimento disoccupati. Viene rivendicato che il Polo Universitario ha rappresentato uno degli obiettivi perseguiti nella decennale vicenda Vele a integrazione del diritto all’abitare con il diritto alla città. In opposizione a questa parata il nesso tra la lotta e la collocazione del Polo a Scampia come parte del contrasto al degrado e come vettore della rigenerazione della periferia viene rimarcata in un Convegno organizzato dal Comitato, tenutosi nello stesso Polo Universitario il 15 dicembre 2022.
Il diritto alla città si presenta come forma superiore dei diritti, come diritto alla libertà, all’individualizzazione nella socializzazione, all’habitat e all’abitare. Il diritto all’attività partecipante e il diritto alla fruizione sono impliciti nel diritto alla città.
Da Henri Lefebvre – Il diritto alla città – Feltrinelli 1968